Il 14 gennaio 1867, mentre Verdi era, dal 1861, deputato nel primo parlamento italiano e si dedicava, non senza problemi e ripensamenti al prossimo debutto del “Don Carlo”, nella versione di Grand Opera per Parigi (11 Marzo) muore il padre, Carlo Verdi.
Proprietario di una taverna alle Roncole, aveva sposato Luigia Uttini, e dalla loro unione era nato Giuseppe Fortunino Francesco. Scoperta e assecondata la passione per la musica del figlio.
nel 1820 gli comprò una spinetta usata, facendogli impartire lezioni di organo. Benché la naturale riservatezza di Verdi non abbia permesso di capire appieno i motivi di tensione con il genitore, il musicista cercò ben presto di sottrarsi dal giogo paterno e si trasferì a Busseto in casa di
Antonio Barezzi (1787-1867), facoltoso commerciante di vino e spezie e distillatore di liquori, di cui Carlo Verdi si serviva per rifornire la sua taverna alle Roncole. I rapporti non arrivarono però a una rottura definitiva, tanto che, dietro intercessione di Barezzi, Carlo inoltrò al Monte di Pietà e d’Abbondanza di Busseto la richiesta per una borsa di studio. A partire dal 1° novembre 1833, l’Ente concesse un sussidio annuo di 300 lire austriache.
Indubbiamente, la presenza mecenatesca e paterna di Antonio Barezzi, lasciò nell’ombra i genitori di Verdi. Il padre, Carlo, sostenne il figlio nei primi anni di carriera, ma dopo i successi e la notorietà, pretese di amministrarne il cospicuo capitale. Questo portò a una brusca rottura dei rapporti. Nel 1851, amareggiato dal comportamento del padre, che accumulava debiti, contando sui guadagni del figlio. Verdi si rivolsero a un notaio di fiducia. Garantirà un sostanzioso vitalizio, a patto che i genitori lascino la casa colonica di Sant’Agata dove egli si trasferirà con Giuseppina Strepponi. Carlo e Luigia Verdi lasciano Sant’Agata per Vidalenzo, dove Luigia Uttini, morirà il 28 giugno dello stesso anno.
Verdi, certamente, addolorato per queste incomprensioni, traferirà la sua sofferenza nei suoi lavori: non a caso, sceglierà la voce di baritono, voce di registro centrale che dovrebbe rappresentare la maturità e l’equilibrio, per incarnare molti dei suoi più importanti personaggi. Si citi, per tutti, Rigoletto: difforme nel fisico e nell’anima, padre dilaniato tra l’amore per la figlia e l’odio per i potenti.
In quegli anni
Francesco Maria Piave viene colpito da una paralisi: incapace di muoversi e di parlare, vive ancora otto anni, durante i quali Verdi aiuta generosamente la moglie e la figlia.
Gli artisti naturalisti respinti dalla giuria del “Salon” di Parigi avanzano la richiesta di un “Salon des refusés”. A causa dell’esito negativo, tentano di organizzare una grande mostra collettiva a proprie spese, ma senza successo per gli alti costi. È il primo germe della futura “Prima mostra impressionista”
A Torino nasce la “Gazzetta Piemontese”, diretta da Vittorio Bersezio. Nel 1895 diventerà “La Stampa”
Karl Marx pubblica il primo volume de Il capitale
Inaugurazione della ferrovia del Brennero
Fonti
http://www.artdreamguide.com/info.htm
L’arte verdiana è semplice, ma possente, per le sue sintesi successive e per le sue orchestrazioni che non sono mai decorative, ma si fondono con l’azione del dramma e le danno rilievo.
"Mi piace""Mi piace"
Non pensavo avesse avuto un’adolescenza così faticosa. Grazie, ciao.
"Mi piace""Mi piace"
popof: anche la gioventù non fu facile.
"Mi piace""Mi piace"
Grandissimo Tito Gobbi.
Barezzi diventò suo genero.
Un saluto, e un abbraccio, Luigi
"Mi piace""Mi piace"
luigi: anche a me piace molto.
"Mi piace""Mi piace"
Quindi il suo vero padre, da un punto di vista anche psicologico, fu il Barezzi, se ho ben capito
"Mi piace""Mi piace"
diego: senz’altro. Di Barezzi parlerò più avanti.
"Mi piace""Mi piace"