L’ atmosfera e i ricordi di un dolcissimo Natale!
E’ presto ma fuori è già buio, mi preparo una tazza di tisana di quelle che già sanno di Natale…..arancio e cannella, e mi lascio andare ai ricordi….
I primi di dicembre mamma tirava giù dal mobile lo scatolone del Presepe: noi tre sorelline, intorno al tavolo, aspettavamo che l’aprisse e che i personaggi venissero fuori – ognuno incartato in un pezzo di giornale perché non si sciupassero (non erano di plastica!) – e per ognuno c’era un saluto…. Erano vecchi amici, ognuno col suo nome…. C’erano la sora Giovanna, il sor Alberto, Marianna la lavandaia, Diogene (chissà poi perché si chiamava così), Giovannino il pastorello bambino… E via via tutti gli altri.…Poi le palme, il fuocherello di carta rossa con il paiolo della polenta e dietro il vecchio accoccolato per terra… il pozzo con il secchio, il muschio, le cortecce raccolte dagli alberi durante le passeggiate estive, lo…
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Bellissimi i ricordi del passato, chissà perché sono felici ed intensi.
Dobbiamo costruirne di altrettanti!
Tanti auguri carissima Marina, per un Natale Sereno assieme alla tua bella famiglia!! Un abbraccio forte forte! Renata
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Secondo me il Natale «esiste», nonostante sia stato preda di un certo consumismo. I sentimenti familiari sono sinceri. Lo vedo, quasi con stupore, anche come padre. Con tante certezze che crollano, allora l’affetto di un familiare diventa anche prezioso. Nel tuo libro, cara Princy, è molto bella la descrizione dei natali «mitici» dell’infanzia.
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diego: la famiglia si esalta e si rafforza nei piccoli riti del Natale.
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